«Quanta tempra del carattere, quanto vigore fisico, lasciamo nel piatto sfuggendo la salita? Chi potremmo essere se la capissimo? La salita rende umili. Solo sottomettendosi a essa si lascerà percorrere». La globalizzazione allarga i confini del mondo omologando, appiattendo. Invece Niccolò Bulanti ha deciso di rimpicciolire gli orizzonti, tornare a socializzare con il locale, per darsi l’opportunità di rileggere ciò che ci circonda e riconnettersi, così, alla vita. Per questo ha percorso in bicicletta, in solitaria, le più impegnative e simboliche salite valtellinesi. In piedi sui pedali ha scoperto la bellezza di luoghi unici, di scorci dimenticati, le emozioni e le sensazioni, le idee e i punti di vista. Perché la strada non finisce, con la salita, ma inizia. Prefazione di Enrico Camanni.
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