Le ampie distese dell’Islanda e lo splendore della sua natura la rendono un luogo che rifiuta di essere etichettato, ancorato al proprio spirito dinamico, mutevole e selvaggio. In questa meraviglia naturale forgiata dal fuoco e temprata dal gelo, da tempo immemorabile le tensioni nascoste nel profondo del suo terreno creano paradossi di acqua e terra, luce e ghiaccio, in un gioco di contrasti e colori dal fascino inesauribile. Campi verdi circondano la costa, lingue nere di lava scompaiono all’interno di bianchi ghiacciai, sorgenti di acqua calda e geyser soffiano nell’aria frizzante con un pungente odore di zolfo, e le spiagge color ocra si fondono con il cobalto delle acque del mar Glaciale Artico. Qui l’orizzonte sembra non avere mai fine, e permette di sperimentare prospettive uniche in cui i corsi d’acqua scintillanti, le coste frastagliate e le architetture di ghiaccio e di fuoco regalano inedite suggestioni. Nella sapiente fotografia la realtà sfuma nella pittura, e da un punto di osservazione privilegiato la terra d’Islanda regala astratti giochi di luci, colori e materia in continuo divenire. Poesie di Sigurbjörg Thrastardottir. Prefazione di Eliza Reid.
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