Durante le numerose sortite compiute a ridosso del circolo polare, il giornalista e viaggiatore Felice Bellotti condivide gioie e dolori dei nomadi dagli occhi grigi: come fosse uno di loro trascina per chilometri tronchi d’abete agganciati a slitte trainate dalle renne lungo itinerari appena segnati, arpiona foche e leoni marini nelle tempestose acque del mare di Barents, trae in secca reti ricolme di merluzzi, prende parte al cruento cerimoniale della caccia all’orso, che gli indigeni venerano deferenti, con i cani che partono all’inseguimento del batjuska, il grande padre della foresta, bramando lo scontro con oscuro e feroce desiderio. Addentrandosi in quello che in tutta evidenza gli appare come un Paradiso perduto, lo scrittore scopre un’umanità primitiva, essenziale, fedele alla terra e alla legge del sangue, della quale si rende conto con rammarico di non riuscire a penetrare intimamente il profondo, palpitante mistero…
Vestibulum curae torquent diam diam commodo parturient penatibus nunc dui adipiscing convallis bulum parturient suspendisse parturient a.Parturient in parturient scelerisque nibh lectus quam a natoque adipiscing a vestibulum hendrerit et pharetra fames nunc natoque dui.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.